TOSCANA – In Toscana migliora il trend a livello di inquinamento dell’aria ma, nonostante l’anno segnato dalla pandemia, restano criticità diffuse per l’ozono.
E’ la principale indicazione che emerge dai dati del dossier annuale di Legambiente ‘Mal’aria 2021’.
L’analisi dei dati Arpat confermano le criticità storiche della Regione ovvero il Pm10 per la stazione di fondo di Capannori, nella Piana lucchese ma anche il biossido di azoto per la stazione di traffico ‘Firenze Gramsci’ e l’ozono per sei delle dieci stazioni della rete regionale (Firenze Signa, Firenze Settignano, Pistoia Montale, Grosseto Maremma, Lucca Carignano, Pisa Montecerboli).
Sull’ozono il trend degli indicatori calcolati dal 2007 al 2020 in Toscana si sono mantenuti “elevati e critici” per tutto l’ultimo decennio. L’andamento statistico non mostra un trend positivo o negativo, bensì altalenante con un costante superamento del valore obiettivo in gran parte della regione”.
Secondo Legambiente mancano “misure specifiche per uscire dalla morsa dell’inquinamento. E’ urgente intervenire in maniera rapida con misure efficaci affrontando il problema in modo strutturale e con una pianificazione adeguata, incrociando due tempi cruciali come quello della mobilità sostenibile e dell’uso dello spazio pubblico e della strada prevedendo interventi ad hoc che, se integrati insieme ad altre misure riguardanti il settore del riscaldamento e dell’agricoltura, potranno portare benefici immediati e duraturi”.
Sul fronte del “riscaldamento domestico servono abitazioni ad emissioni zero, grazie alla capillare diffusione del “Bonus 110%” che favorisca il progressivo abbandono delle caldaie più obsolete. Infine, serve anche un cambiamento della filiera agro-zootecnica”. Fausto Ferruzza e Michele Urbano, presidente e responsabile del settore aria di Legambiente Toscana, hanno sottolineato che “ogni anno sono oltre 60mila le morti premature in Italia dovute allo smog”.
“Il fatto che il livello di ozono sia critico anche in alcune stazioni che si trovano in ambienti rurali significa che c’è un inquinamento latente in tutta la regione che non riusciamo a debellare, per questo servono dobbiamo fare di più per limitare l’inquinamento a livello nazionale e locale”, ha diciarato Fausto Ferruzza ai microfoni di Novaradio, e aggiunge “di questi temi parleremo iniseme a Wwwf e Greenpeace nell’incontro in programma oggi con il nuovo premier incaricato Mario Draghi”.
>> Ascolta l’inetrvista a Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana <<