TOSCANA – “Io sono fra quei presidenti di Regione che dicono al governo ‘cercate di far di tutto per acquistare vaccini’, perché il vero argine per la pandemia è quello”. Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, preme l’acceleratore sul piano di vaccinazione di massa annunciato sabato scorso e chiede al governo di fare presto nel rifornimento delle dosi vaccinali.
Il piano regionale prevede che da lunedì prossimo si parta con vaccinazione degli ultra ottantenni (circa 350 mila) ad opera dei medici di base con vaccini Pfizer e Moderna, mentre già dal 14 febbraio dovrebbe partire la vaccinazione di alcune categorie prioritarie degli under 55 (personale docente e non docente di scuola e università, forse di polizia e dell’ordine, settori a rischio) con il vaccino Astrazeneca. Dosi che ancora però non sono arrivate in Toscana. “Se arrivano prima”, allora ci saranno “48 ore di prenotazione da quando arrivano, e poi li somministriamo. Insomma, più vaccini possibili, più argine alla pandemia”.
All’ottimismo del governatore in questa fase fa però da contralto la cautela – per usare un eufemismo – dei medici di base sull’avvio della campagna vaccinale dei “grandi anziani”. L’accordo con i sindacati dei Medici di medicina generale, già dato per firmato sabato scorso, in realtà non è stato siglato. “Solo questione di giorni” minimizza il segretario FIMMG Toscana Alessio Nastruzzi, stamani a Novaradio, che mette in fila una “serie di questioni organizzative” ancora tutte da risolvere.
Questioni non di poco conto: dalla comunicazione con i pazienti alla costruzione del calendario vaccinale, dalla formazione dei medici sulle modalità (non semplici) somministrazione al rifornimento tramite le farmacie e la “gestione” delle fiale, fino alla questione della vaccinazione degli anziani non deambulanti. Senza contare le altre questioni sullo sfondo – dal compenso da concordare ai risvolti assicurativi. Tant’è che la data di partenza prevista del 15 febbraio sembra un miraggio: “Meglio partire un po’ più tardi ma bene anziché fare cose pasticciate” spiega Nastruzzi: “Se partiremo il 20 non sarà un dramma”
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