FIRENZE – “Credo che la prima questione sia ridare un governo ed evitare le elezioni anticipate. “Il vero rischio è che o si va a elezioni anticipate o si va ad uno di quei famosi e odiati governi tecnici”, una soluzione che rappresenterà la sconfitta di questa politica romana che nonostante le dichiarazioni continua ad andare avanti a veti, pregiudizi, recriminazioni, blocchi reciproci”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7, torna ad indossare i panni del “pompiere” e del “pontiere” tra PD e Italia Viva, in nome dell’obiettivo di scongiurare un ritorno al voto che a suo giudizio sarebbe esiziale in un contesto di scadenze importanti per l’Italia: “Siamo indietro con il recovery fund, dobbiamo non solo scegliere i progetti ma anche le priorità di intervento, a marzo finirà il blocco dei licenziamenti, a giugno finirà il blocco degli sfratti: siamo di fronte ad una bomba sociale”
L’unica alternativa, spiega Nardella, è ritrovare il dialogo tra le forze politiche, a partire dall’ipotesi di Conte ter: “I 5 Stelle non accetterebbero altri governi politici guidati da altri esponenti, neanche del Pd. Sminuire il valore di Conte, che peraltro nei sondaggi è anche molto popolare, come solo un fatto tattico secondo me è un errore”. E il sindaco lancia anche un avvertimento ai suoi compagni di partito: “Suggerisco ai miei dirigenti del Pd di non farsi ossessionare da Renzi. Non abbiamo bisogno di stabilire le nostre mosse sempre sulla base di quello che dichiara o stabilisce prima Renzi: tutti si chiedono cosa vuole Renzi, io vorrei chiedermi cosa vuole l’Italia”. “Una volta che ci è chiaro – ha aggiunto – cosa vogliamo noi, qual è il progetto di governo, quali sono i problemi su cui rimettere le mani, se crediamo davvero al Mes, come usare i fondi del Recovery, allora andiamo a parlare con chiunque, con grande serenità. Parliamo con Italia Viva ma anche con Forza Italia”.