FIRENZE – Niente Treno della Memoria della Regione Toscana quest’anno, a causa della pandemia, ma una iniziativa al Teatro Della Compagnia di Firenze per ricordare l’orrore della Shoah, una diretta streaming con il racconto dei testimoni, e le scuole collegate in remoto. “Anche quest’anno – ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani – siamo riusciti a coinvolgere nei nostri percorsi migliaia di studenti. Continueremo a farlo anche in futuro, convinti che si tratti di un ottimo investimento per il domani”.
Nel corso dell’iniziativa gli interventi musicali e le riflessioni di Enrico Fink, musicista e preidente della comunità ebraica, e Alexian Santino Spinelli, che dopo anni di partecipazione e di condivisione dell’esperienza del Treno della memoria hanno dato vita al progetto “Romanò Simchà – festa ebraica rom”, insieme ai solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e l’Alexian Group. Una produzione discografica che fonde mondo ebraico italiano e rom italiano.
“Quello che oggi dobbiamo trasmettere ai ragazzi con il treno della memoria e le altre iniziative – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. sono gli anticorpi, da un punto di vista dei valori, ovvero il rispetto verso l’altro, il rispetto della persona umana, il senso delle diversità. Devono essere qualcosa di fondamentale, intriso in ciascuno di noi”.
Enrico Fink e Alexian Santino Spinelli
Un progetto unico nel suo genere rimasto ai nastri di partenza a causa della pandemia e della chiusura degli spazi dedicati allo spettacolo e alla musica dal vivo e che però adesso finalmente sta per diventare cd.
“Romanò Simchà” è un incontro sul piano musicale tra due importanti tradizioni culturali come quella romani e quella ebraica presenti in Italia da secoli e che è stato lanciato, simbolicamente nel giorno della memoria 2021 dal Cinema della Compagnia di Firenze.
“Dopo lunghi anni di partecipazione al treno abbiamo ideato questo progetto scegliendo di raccontare in musica che la cultura italiana non è monoculturale, non ha confini delimitati – spiega Fink – ma è fatta di minoranze e incontri fra culture. La cultura ebraica è presente in Italia da oltre 2500 anni. Quella rom e sinti da secoli. Raccontiamo una storia italiana che sembra esotica ma che non lo è”.
“Rom e Ebrei si sono sempre incontrati e quando non lo hanno fatto nei campi di sterminio nazi-fascisti o nelle segrete della Santa Inquisizione, hanno donato al mondo arte sublime di cui si sono avvalsi i più grandi compositori europei – aggiunge Alexian Santino – Abbiamo deciso di donare questo disco a tutta l’Italia. E’ una festa che parla della vita, di chi ce l’ha fatta. La testimonianza dei diversi per antonomasia”.