FIRENZE – 776 presenze (delle quali quasi la metà persone di età inferiore a 25 anni) per la prima giornata di riapertura della Galleria degli Uffizi di Firenze. A spalancare il portone del museo, accogliendo stamani personalmente i primissimi visitatori è stato il direttore Eike Schmidt.
“Bentornati agli Uffizi dopo 77 giorni – ha detto Schmidt – una chiusura veramente lunga, come quella che abbiamo visto nella Seconda Guerra mondiale. La crisi non è ancora alle nostre spalle, ma abbiamo questo come segnale, ovvero l’importanza della cultura e dell’accesso diretto alla cultura”. “Siamo ben consapevoli – ha aggiunto il direttore – che per il momento siamo aperti solo da martedì a venerdì e non ancora nel fine settimana e possono venire soltanto i fiorentini e i toscani, per questo motivo continuiamo con tutta la nostra programmazione intensa sui social media e sul web”. Ascolta >>
Il direttore ha poi spiegato che “abbiamo attualmente chiuso il primo piano perché abbiamo ben due cantieri in atto” che riguardano “il nuovo allestimento, per il momento una dozzina di sale a cui ne seguono altre 14 più tardi, e una nuova batteria dei bagni”.
Al momento della riapertura della Galleria hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il consigliere del cda delle Gallerie, l’ex ministro Valdo Spini. A sorpresa, dopo poco è arrivato in museo anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, oggi a Firenze per alcuni impegni istituzionali: circa mezz’ora la durata della sua permanenza in Galleria, nel corso della quale ha ammirato, in particolare, le grottesche del primo corridoio, la Sala delle Maestà (con le Crocifissioni di Giotto, Cimabue e Duccio di Buoninsegna) e le sale di Botticelli con la Primavera e la Venere.