FIRENZE – “Sono deluso che a livello nazionale sul capitolo salute siano dedicati solo 9 miliardi pari al 4,6%” delle risorse totali del Recovery Fund per l’Italia, pari a 209 miliardi. “Il Mes che sarebbe dedicato solo alla sanità vedo che non viene approvato, quindi mi sento di fare un appello affinché sulla sanità ci siano più risorse. Dovrebbero essere triplicate”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani intervenendo in Consiglio regionale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo il governatore è necessario che “i 209 miliardi non siano solo oggetto di progetti nazionali”, ma anche “di progetti di carattere regionale. Io pongo questo problema, il fatto che ci sia una quota consistente che nasce da progetti regionali.
Intanto la Regione si sta attrezzando per un pacchetto di progetti per lo sviluppo del territorio: un piano in sei capitoli, per un ammontare compreso tra gli 8 ai 10 miliardi. Obiettivo, riuscire a passare alla realizzazione in tempi relativamente brevi: “Da qui al 2022 avere progettazioni esecutive” ha spiegato Gaiani, in modo da “vedere completati tutti i progetti nel 2026: se non hai la capacità di realizzazione di quello per cui presenti progetti hai l’infrazione e anche le penali, quindi dobbiamo essere attenti a mettere in campo progettazioni esecutive”.
“Va visto come sarà gestita la partita a livello nazionale – ha chiarito Giani – perché se a decidere saranno i singoli ministeri con cabina di regia la presidenza del Consiglio dei ministri questi progetti più che presentarli in modo organico dovremmo cercare di inserirli nei vari progetti dei ministeri, ma rischiamo di vederne accettato un pezzo, ma non un altro”.
Giani ha poi aggiunto tre “messaggi forti che mi sento di dare: grande attenzione alla sanità perché se non c’è il Mes cogliamo l’occasione del Recovery fund per dare forza al nostro sistema di sanità e salute. Secondo, che venga dato spazio ai progetti regionali, che non si centralizzi troppo la destinazione delle risorse. E, infine, la valorizzazione dell’innovazione dal punto di vista informatico e tecnologico e della transizione ecologica”.