FIRENZE – Firenze chiama Europa, e assieme alle altre città aderenti a “Eurocities”, chiede di essere che i sindaci delle città “globali” europee, prostrate dalla crisi economica generata dal covid19, siano ascoltate a Bruxelles e Strasburgo per poter dire la loro su come impiegare i fondi europei – Next Generation Eu intesta – destinati a rilanciare lo sviluppo.
A rilanciare la richiesta di ascolto è stato oggi il sindaco di Firenze e presidente di Eurocituiues, Dario Nardella, parlando in occasione del Forum del Corriere della Sera: “Abbiamo chiesto un incontro alla presidente della Commissione europea von der Leyen e al presidente del parlamento europeo Sassoli perché è necessario avere un canale diretto, non solo di finanziamento ma anche di condivisione delle strategie”. La Commissione “copi” quanto fatto dal presidente usa eletto, Joe Biden che nelle utim settimane con la vice Kamala Harris ha incontrato tutti i grandi sindaci americani per recuperare un rapporto che si era perso nel tempo e ha nominato ministro dei trasporti proprio un sindaco, Buttigieg. “Gli obiettivi ambiziosi che la Commissione europea si è data, tra cui la carbon neutrality entro il 2050 – ha ricordato Nardella – si potranno raggiungere solo a due condizioni, ovvero che i sindaci siano pienamente coinvolti nella costruzione delle strategie e che abbiano un canale di finanziamento diretto per realizzare quelle opere necessarie ad abbattere l’inquinamento”.
L’utilizzo concordato e efficace delle risorse Ue è cruciale, ha ricordato Nardella, per risolvere una situazione drammatica:solo a Firenze la crisi covd19 è costata, a livello di Città Metropolitana, qualcosa come 7 miliardi di euro. “Ci stiamo attrezzando – ha detto il sindaco – perché il 2021 sarà un anno critico dal punto di vista economico: ad un certo punto terminerà la cassa integrazione e dovremo sostenere l’occupazione” ma “i sindaci non hanno da soli gli strumenti di politica economica tali da poter dare una svolta all’aspetto economico e occupazionale.
Nei limiti di azione, ha ricordato Nardella, Firenze si è mossa su più fronti per elaborare proposte al governo: aiuti fiscali e aiuti economici strutturali alle imprese; sblocco di investimenti e opere pubbliche, aiuti a imprese di ristorazione sugli affitti commerciali; ma anche sul fronte dell’incentivo al ripopolamento dei centri storici, con investimenti di social housing, con appartamenti a affitti calmierati.