FIRENZE – Si è concluso al museo di San Marco di Firenze il completo riallestimento della sala rinominata del Beato Angelico. L’intervento, finanziato da Friends of Florence, chiude idealmente le celebrazioni per i 150 anni del museo.
La nuova denominazione della sala, chiamata in maniera impropria ‘Ospizio dei Pellegrini’, vuole ora confermare le origini di San Marco, fondato nel 1869 come museo consacrato all’arte del Beato Angelico. Con il riallestimento la sala torna a offrire al pubblico la selezione più importante al mondo delle opere dell’artista: 16 opere tra cui la Deposizione di Cristo per la cappella Strozzi in Santa Trinita a Firenze, la pala di Annalena e la grandiosa pala di San Marco, il tabernacolo dei Linaioli, fino ai dipinti di dimensioni minori, come le tavole dell’Armadio degli Argenti, le raffinate predelle e i reliquiari. Il nuovo allestimento cambia radicalmente quello realizzato nel 1980 grazie alle nuove strutture, alla raffinata cromia e a un’illuminazione tecnologicamente aggiornata.
“In questa sala – ha detto Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana – è riunita la raccolta più importante al mondo di opere mobili dell’artista, nel contesto dell’antico convento domenicano legato strettamente ai Medici, che ne furono i mecenati assoluti. San Marco è il cuore pulsante del primo Rinascimento fiorentino, non solo dal punto di vista artistico ma anche storico e religioso”. Ascolta >>