TOSCANA – La Toscana dovrà aspettare domenica per tornare in zona arancione,. Niente da fare per il governatore Eugenio Giani che fino all’ultimo aveva creduto nella possibilità di un anticipo a sabato, magari attraverso una “ordinanza ponte”, per venire incontro alle richieste di tanta parte del mondo economico.
“Ho paura che sabato i negozi rimarranno ancora chiusi” ha dovuto ammettere eri alla trasmissione su radio1 “Un giorno da pecora”: zona arancione significa infatti negozi di nuovo aperti (tranne bar e ristoranti) e ripresa dello shopping pre-natalizio. Se però sulla riapertura anticipatata Giani è costretto ad incassare l’altolà del governo, rilancia sulle inedite possibilità contenute nel dpcm , che permetterebbero alla Toscana di riguadagnare lo status di “zona gialla”, se i dati lo permetteranno, già dopo una sola settimana: quindi già dal 13 dicembre.
Se anche fosse, sarebbe un libertà di breve durata: le nuove restrizioni contenute nel “decreto Natale” – stop agli spostamenti fuori Regione, niente fughe verso le seconde case, e regole ancor più stringenti nel giorni di del 25, 26 e 31 dicembre – infatti scattano già dal 21 dicembre. Misure che non solo molte categorie economiche, ma perfino le amministrazioni locali criticano. E così, in serata ieri Giani è tornato alla carica per chiedere un allentamento delle restrizioni, ma su un altro fronte: quello degli spostamenti fra i comuni. “Io lì avrei avuto l’accorgimento che più che nel comune, nella provincia. Sappiamo benissimo che vi sono situazioni tra comune e comune in cui magari i genitori stanno a un chilometro dal figlio ma in un comune diverso permettendo” continua il presidente alle famiglie di restare più vicine a quel sentimento di festa che in quel momento si può vivere”.