FIRENZE – Giornata di sciopero oggi per i 75 dipendenti della scuola di moda fiorentina Polimoda: la protesta, è stato spiegato, è dovuta alla negazione dello smart working, per il peggioramento delle relazioni sindacali e alla riduzione dei salari.
“Tutto questo accade – ha spiegato Paola Pisano della Flc Cgil Firenze – con un fatturato di 20 milioni e nell’ultimo biennio ha registrato un avanzo di esercizio complessivo pari a 11 milioni. La scuola inoltre ha in programma l’acquisto con la formula del rent to buy dell’edificio 6 della Manifattura Tabacchi, per un investimento di circa 13,5 milioni”
La scuola, partecipata dai Comuni di Prato, Scandicci e Firenze, ha tre sedi: quella centrale a Villa Favard a Firenze, e due laboratori, uno a Manifattura Tabacchi e l’altro a Scandicci.
“Durante il lockdown la scuola Polimoda si è rifiutata di integrare il salario dei lavoratori in ammortizzatori sociali rifiutando lo smart working“. Questa situazione, ha concluso Pisano, “ha portato a un inasprimento delle relazioni sindacali e a un clima ritorsivo. Alle nostre richieste di spiegazioni da parte dei Comuni, abbiamo avuto risposta solo da Prato e Scandicci, mentre Firenze ha invitato in commissione solo il Polimoda”. Ascolta >>
Sulla vicenda sono intervenuti anche Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali a Firenze di Sinistra Progetto Comune, spiegando che “sono mesi che chiediamo attenzione da parte del Comune di Firenze rispetto alla situazione Polimoda”, ma “le classi lavoratrici oggi scioperano, nell’indifferenza del governo locale”.