TOSCANA – Fino a 150 posti letto Covid da realizzare nel padiglione A della Cittadella della salute ‘Campo di Marte’ a Lucca che si vanno ad aggiungere ai circa 50 posti (di cui 12 di terapia intensiva-subintesiva) già pronti ad essere attivati. E’ quanto emerso dal sopralluogo fatto oggi dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha annunciato la firma di un’ordinanza per procedere con l’allestimento dei posti letto. “Edifici dismessi come questo padiglione del Campo di Marte – ha detto Giani – si prestano ad essere utilizzati per far fronte alla pandemia molto meglio degli ospedali da campo o di strutture da realizzare ex novo”.
Il direttore dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani ha spiegato che “nei nostri ospedali abbiamo ancora alcuni margini, ma la situazione è sicuramente delicata perché i positivi stanno aumentando in maniera importante”. “Adesso stiamo incrementando tutti i posti letto Covid disponibili”, ha aggiunto, ma il passo successivo sarà “la riduzione dell’attività chirurgica. La rimodulazione dei servizi è una necessità considerata anche la difficoltà a reperire il personale medico ed infermieristico di cui avremmo bisogno”.
Dell’attivazione dei nuovi posti letto a Lucca il governatore aveva fatto cenno anche stamani partecipando ad una trasmissione tv su La7, in cui ha parlato anche dell’imminente apertura di 50 posti letto in più anche a Prato, in un’area adiacente all’ospedale Santo Stefano. Nella stessa occasione Giani ha invitato a guardare anche agli elementi positivi che emergono dai dati in Toscana: “Stamani nella mia regione i nuovi contagiati sono 2.223, dieci giorni fa eravamo arrivati a 2.700: senza voler creare un clima di ottimismo, però mi sembra che la curva possa cominciare a stabilizzarsi” ha detto, pur riconoscendo che la situazione è “molto delicata nel nostro Paese, e dobbiamo fare squadra. Non ho fatto nessuna polemica: in questo momento dobbiamo marciare uniti. Quando abbiamo mandato i dati, e ci hanno detto che eravamo in zona aranzione, ho detto che sono vicino ai toscani, e che prima facciamo interventi restrittivi e prima ne usciamo”.