TOSCANA – Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato l’ordinanza che impedire il fenomeno degli spostamenti verso le seconde case dai residenti in altre Regioni. Il provvedimento prevede che “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza in Toscana è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia”.
Il provvedimento ricalca quello approvato durante la prima ondata dall’allora governatore Rossi in particolare per impedire il fenomeno delle “fughe” dalle zone rosse verso le case al mare in Versilia, ma consente comunque “rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio”.
Giani ha annunciato l’ordinanza presentando stamani a Firenze l’hotle Caravaggio di piazza Indipendenza, uno degli alberghi sanitari destinati ad accogliere malati covid a bassa intensità. La Toscana conta già 960 posti letto di questo tipo ma ‘obiettivo fissato dalla Regione è raggiungere quota 1.500. Ma ciò cui si lavora è anche un cambio di modello organizzativo che coinvolga e razionalizzi l’uitilizzo delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). “Vogliamo dedicare queste strutture prevalentemente a persone che hanno sintomi lievi – ha spiegato l’assessore alla salute Bezzini – e che dentro queste strutture possono essere prese in carico in maniera più adeguata dalle Usca”. L’idea di base, ha spiegato, è costruire dei blocchi di 35-50 camere per albergo da affidare a una Usca. In questo modo si ottiene un effetto di aumento della produttività”.
L’estendersi della pandemia no dà tregua intanto in Toscana: oggi si contano oltre 2.500 casi (età media 47 anni) e 32 decessi: 22 uomini e 10 donne con un’età media di 83,1 anni. I tamponi eseguiti sono stati 15.743 per un totale di 9.398 soggetti testati, di cui il 27,6% è risultato positivo.
I ricoverati sono 1.512 (77 in meno rispetto a ieri), di cui 209 in terapia intensiva (7 in più). Proprio per dare un ricovero a tutti, la Regione avora alla predisposizione di altri 1.500 posti letto in grandi strutture: la prima sarà l’ex Creaf di Prato. L’ordinanza per trasformarlo in struttura sanitaria dedicata alla cura dei malati covid sarà firmata domani, ha detto ancora Giani.