FIRENZE – Il cappio si sta stringendo al collo dei commercianti: è questa l’accusa dei proprietari di bar e ristoranti al contenuto del nuovo Dpcm emanato ieri e contenente nuove restrizioni per cercare di rallentare i contagi su tutto il territorio nazionale. Tra le nuove regole c’è la chiusura degli esercizi alle 24 e il divieto dalle 21.00 di consumare in piedi.
Norme che rappresentano “il colpo di grazia – sostiene Aldo Cursano presidente Confcommercio Firenze – quantomeno per la sopravvivenza dei locali serali e notturni e quello che dispiace è che è l’ennesimo gesto di diffidenza nei nostri confronti. Non capiscono poi che così facendo lasciano libertà ai ragazzi di radunarsi in contesti più esposti al rischio di contagio mentre nei locali c’è la sicurezza necessaria”.
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A parlare è anche Santino Cannamela, presidente Confesercenti, che spiega come queste restrizioni non fanno altro che indebolire un settore economico fondamentale per la città come il turismo e la ristorazione. Sono due infatti le possibili soluzioni proposte dal presidente Cannamela “ulteriori chiusure e tagli del personale a meno che” prosegue “non si trovino immediatamente nuove risorse ad hoc per il sostegno del settore”.
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A cercare di placare gli animi è il prefetto di Firenze Laura Lega che ieri ha invitato tutti ad assumersi la propria responsabilità per non mettere a rischio l’incolumità degli altri, definendolo come un “grande esercizio per la democrazia”. >>> Ascolta