FIRENZE – Se i fondi per pagare gli ammortizzatori sociali dei lavoratori dell’artigianato almeno fino a luglio non arriveranno “a strettissimo giro”, Cgil, Cisl e Uil della Toscana sono pronti a portare in piazza i lavoratori entro la prima decade di ottobre: è quanto hanno annunciato oggi i sindacati, secondo cui il ritardo nell’erogazione è “dovuto unicamente alla complicata burocrazia nazionale e ai ritardi di erogazione”, perché “la Corte dei Conti ha sbloccato i fondi e il Governo deve solo trasferirli a Fsba, che li verserà ai lavoratori” ha spiegato Cireo Recce, segretario generale aggiunto Cisl Toscana.
L’erogazione degli ammortizzatori sociali per il settore artigiano passa infatti attraverso il fondo nazionale bilaterale Fsba, che ha fatto fronte alle richieste arrivate nei primi giorni dell’emergenza Covid con risorse proprie, e poi ha dovuto attendere l’erogazione dei fondi stanziati dal governo. Una prima tranche è stata erogata a fine giugno: con quella, in Toscana, si è riusciti a coprire fino a inizio maggio le richieste di tutti i circa 100mila lavoratori del settore, in 29mila aziende. Con la fine del lockdown sono rimasti 30mila i lavoratori toscani in questo regime analogo alla Cig, “ma nessuno di loro – lamentano i sindacati – ha percepito più un euro”.
“La situazione è drammatica, si rischia la crisi sociale” dice Mario Catalini, coordinatore Uil lavoratori artigianato e presidente Ebret. >>> Ascolta