FIRENZE – Finché il nuovo stadio sarà pubblico, l’ultima parola sul progetto spetta al Comune di Firenze, e non è vero che decidono solo Rocco Commisso o la Fiorentina. Inoltre, l’idea di demolire e ricostruite il vecchio Franchi, come sembra permettere le nuove norme del DL, oltre che presentare problemi tecnici rischia di esporre l’intera operazione a ricorsi e ritardi. Infine, riguardo l’allarme sulla sicurezza sismica dell’attuale stadio, nulla impedisce di mettere a norma lo stadio senza demolire.
A parlare il presidente dell’Ordine degli architetti di Firenze, Gian Matteo Fagnoni, commentando a Novaradio le ultime evoluzioni della vicenda stadio, comprese le indiscrezioni secondo cui il progetto della Fiorentina prevederebbe lo spostamento dello stadio di circa 10 metri, mantenendo solo torre di maratona a scale elicoidali. E lo fa con considerazioni tecniche che contestano la “narrazione” degli ultimi giorni: la pretesa del “total control” di Commisso sul progetto, la necessità di interventi straordinari, fino alla scarsa sicurezza antisismica di cui ieri ha parlato Nardella: “Se la situazione fosse davvero grave, il sindaco avrebbe dovuto chiuderlo subito”
>>> CLICCA PER ASCOLTARE L’INTERVISTA INTEGRALE