FIRENZE – Si è concluso il restauro della Cappella dei Principi nel museo delle Cappelle Medicee di Firenze: iniziato circa 20 anni fa, il lavoro ha riguardato, nella sua fase conclusiva, l’ultimo dei quattro grandi archi monumentali e l’ampia volta di collegamento all’abside posto sul lato ovest della Cappella.
La cappella dei Principi, larga circa 60 metri e alta oltre 30, è il grande mausoleo, collocato dietro l’abside della basilica di San Lorenzo, voluto dai Medici, divenuti granduchi, come sontuosa cappella funebre. I lavori di indagine, smontaggio e restauro dei paramenti lapidei sono partiti quando nel 1999 una lastra marmorea si staccò dalla chiave dell’arco cadendo a terra. Nel 2015, anno in cui il museo delle Cappelle medicee è entrato a far parte del complesso de Bargello, tre dei quattro archi erano stati messi in sicurezza, ma mancava ancora l’arcone sul lato ovest: la conclusione dell’intervento è stata possibile grazie a un finanziamento straordinario di oltre 700mila euro stanziato dal Mibact di concerto con il ministero delle Infrastrutture. Il lavoro, partito nel 2018, si è concluso all’inizio del 2020, ma prima di smontare definitivamente i ponteggi è stato allestito un nuovo sistema di illuminazione.
“Dopo aver completato questo complesso e innovativo restauro grazie agli introiti legati all’autonomia del museo – ha detto Paola D’Agostino, direttrice del museo – abbiamo avviato un’operazione di spolveratura e di realizzazione del sistema di luci che, per la prima volta, illumina la cappella facendo risplendere la magnificenza dei Medici”. Ascolta >>
Il nuovo impianto di illuminazione, con i suoi effetti modulari, sarà il protagonista della apertura serale straordinaria del Museo delle Cappelle Medicee, programmata, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), per sabato 26 settembre a partire dalle 19:30. A presentare l’appuntamento Maria Cristina Valenti, architetto responsabile del restauro per il museo. Ascolta >>
La direttrice D’Agostino presentando il restauro ha fatto il punto sui visitatori del Museo del Bargello di Firenze, dalla riapertura.”Agosto – ha detto – è andato molto bene, settembre sta andando bene, ma è indubbio che ad oggi la stima delle perdite annue è superiore al 60%. Ci siamo confrontati anche con colleghi europei e del resto del mondo, è una media mondiale. Speriamo di poter recuperare”. Ascolta >>