FIRENZE – La Fiorentina è pronta ad investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, generando 1.050 posti di lavoro e creando un impatto economico di circa 5 miliardi di euro in dieci anni tra crescita dei ricavi del club, nuove attività commerciali di terzi, occupazione, gettito fiscale extra per la pubblica amministrazione e sviluppo immobiliare del quartiere di Campo di Marte.
Questi i dati di uno studio realizzato da Fiorentina e Monitor Deloitte consulting presentato a Firenze dal presidente viola Rocco Commisso e da Luigi Capitanio, direttore di Monitor Deloitte. Secondo lo studio un nuovo impianto sportivo – con una capienza di 42.000 posti – porterebbe una crescita dei ricavi dai 93 mln della stagione 2018-2019 a 225 milioni l’anno.
Alla presentazione dello studio presenta anche il patron viola Rocco Commisso, che ha ribadito con estrema chiarezza la volontà di mantenere il “controllo totale” sul progetto: “I politici si stanno mettendo avanti sullo stadio. Allora io dico: mettete voi i soldi, fate come volete, con i migliori architetti del mondo. Con i soldi di Rocco si fanno le cose come voglio io”.
Tra gli altri numero snocciolati dalla Acf Fiorentina sull’impatto economico, i benefici per gli esercizi commerciali, le casse comunali, l’occupazione e il mercato immobiliare: i ricavi delle attività commerciali cresceranno da 5,3 mln l’anno fino a 126 mln grazie ai 50.000 metri quadrati di area commerciale aperta 7 sette giorni su 7 , che potrà attirare fino a 2 milioni di persone ogni anno (includendo anche residenti e tifosi). Il gettito fiscale passerà dagli attuali 12 mln annui a 95 mln, di cui il 5% all’anno destinati alle casse del Comune. A livello occupazionale, si passerà da 190 a 1.050 lavoratori tra attività dirette e non: “Questo significa – ha spiegato Capitanio – trovare impiego al 10% delle persone attualmente disoccupate a Firenze e generare il 25% dei posti di lavoro nati in città tra il 2017 e il 2019”.
Secondo la Fiorentina un nuovo stadio porterà benefici anche al quartiere di Campo di Marte: lo studio evidenzia che “il valore immobiliare aumenterebbe del 25% per la componente residenziale e del 61% per quella commerciale”.