FIRENZE – Domenica e lunedì prossimo saranno circa 1150 persone – tra cui 500 volontari comunali e di protezione civile e 350 vigili urbani – impegnati a garantire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di voto dei circa 289 mila fiorentini chiamati alle urne.
La tornata elettorale sarà infatti forzatamente segnata dalle speciali precauzioni anti-covid19: compito dei volontari sarà innanzitutto regolamentare l’accesso all’interno delle sezioni, evitando assembramenti. Ai seggi si potrà accedere solo con la mascherina (dovrà essere scostata dal volto solo per permettere il riconoscimento al seggio), e le mani saranno igienizzate ben tre volte (all’ingresso nel seggio, prima dell’ingresso in cabina elettorale e subito dopo). Personale aggiuntivo sarà a chiamato a sanificare più volte le sedi di seggio: 52 in sede fissa, più 4 squadre motorizzate di sanificatori per i seggi più piccoli. Prevista una “corsia preferenziale” per far saltare la coda ad anziani, disabili e donne incinte.
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Questione del tutto inedita, poi, quella del voto domiciliare che dovrà essere garantito anche alle persone positive al coronavirus e in isolamento a casa – circa 200 – così come alle 200 attualmente in sorveglianza sanitaria, oltre che a quelle (da stimane) di rientro dall’estero che dovono osservare la quarantena precauzionale. In questi casi c’è tempo fino alle 24 di oggi per richiedere on line il servizio di voto a domicilio (qui gli indirizzi web utili). A raccogliere il voto a casa dei malati/quarantenati ci penseranno apposite squadre composte da un’unità USCA, un volontario comunale, scortate da personale della polizia municipale. Oltre a questi ci sono altri 100 elettori circa cosiddetti “non trasportabili” per cui viene attivato il voto domiciliare. I voti confluiranno in due seggi ospedalieri, a Careggi e a Torregalli – quest’ultima competente anche dei “voti covid19” dei comuni della Piana.
Il Comune smentisce le notizie stampa secondo cui la paura di contagio avrebbe ridotto le richieste per svolgere le funzioni di presidenti e scrutatori ai seggi. Le rinunce tra i 1400 scrutatori necessari sono circa 600, in linea con gli anni passati, e saranno chiamati tra quelli iscritti nelle apposite liste. Mancano anche 20-30 presidenti di sezione, ma anche in questo caso il Comune si dice sicuro di riuscire a “coprire” tutti i posti in tempo.