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Eterologa. Rossi: “La Toscana va avanti”

today13/08/2014

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rossi 2“Accetteremo pazienti da tutt’Italia”. Lo dice il presidente della Regione Enrico Rossi, sostenendo la volontà di andare avanti dopo dopo lo stop sull’eterologa da parte del Governo. Dopo lo stop del governo al decreto, la nostra regione è l’unica ad aver adottato un atto che dà il via libera a questo trattamento. Il ministro Lorenzin invita a aspettare il varo di un regolamento nazionale e ipotizza ricorsi o ispezioni dei Nas, ma il governatore Rossi tira diritto, forte anche del parere espresso dal presidente della Corte Costituzionale: la legge 40 modificata dalla sentenza della Consulta è già applicabile.

“Noi andiamo avanti” afferma Rossi in un’intervista a Repubblica. “Non voglio polemizzare con il ministro, la nostra delibera è certamente appellabile e contestabile ma io mi sono riletto la Corte Costituzionale sull’eterologa e dentro sono scritte cose molto importanti. La prima è che dichiarare illegittima la legge 40 non porta a un vuoto legislativo”. Vedremo – aggiunge  – se arriveranno cittadini da altre Regioni, e comunque le nostre strutture li accoglieranno”.

Con la delibera approvata dalla Regione, sarà possibile avvalersi della fecondazione eterologa con il contributo pubblico, pagando solo un ticket di 500 euro. “Secondo la società europea della riproduzione assistita – dice ancora Rossi parlando dalla pagine del Corriere della Sera –  4.000 italiani all’anno ricorrono a centri esteri spendendo dai 2.500-3.000 euro in Ucraina, ai 7-8 mila in Spagna. E sono 9.000 le coppie infertili che vorrebbero un figlio”.

A Renzi, il presidente regionale dice: “Si faccia una soglia minima di provvedimenti per dare attuazione all’eterologa. E poi, se si vuole affrontare i temi etici, si investa il Parlamento”. “Io – conclude – sono per lo Stato. Lo Stato dia le regole. E noi saremo i primi ad adeguarci. Intanto però andremo avanti”

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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