FIRENZE – Falsa partenza ieri per la campagna di controlli anti-covid nelle stazioni dei pullman sui passeggeri in arrivo dai paesi esteri a rischio – in particolare Romania e Bulgaria – prevista da un’ordinanza urgente varata dalla regione per prevenire i contagi di importazione. In base all’ordinanza, il personale Asl avrebbe dovuto registrare i cittadini in arrivo informandoli dell’obbligo di quarantena e invitandoli a sottoporsi al test sierologico.
II primo “check point” organizzato ieri dall’Asl Toscana Centro al parcheggio scambiatore di Villa Costanza è andato a vuoto, dato che il pullman Flixbus atteso dalla Romania non è arrivato, cancellato dalla stessa compagnia.
“Ci sono una serie di difficoltà sia per mancanza di informazione con le compagnie di trasporto, sia per l’impossibilità di controllare tutti gli accessi dai paesi a rischio” ha ammesso stamani a Novaradio Renzo Berti, direttore dipartimento igiene e prevenzione”. Un’iniziativa che a queste condizioni rischia di essere solo simbolica: “Impossibile controllare i confini regionali – dice ancora Berti, facendo capire che ogni controllo seria sarà impossibile senza un accordo a livello europeo.
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Sul tema è tornata oggi l’assessora al diritto alla salute Stefania Saccardi: “Noi non abbiamo il potere del controllo delle frontiere e quindi cerchiamo di controllare quelli che sappiamo arrivare nella nostra regione attraverso canali che sono conosciuti come gli aeroporti e ci abbiamo aggiunto anche la stazione del pullman qui a Villa Costanza che è il punto di arrivo dei pullman che partono dalla Romania, dalla Bulgaria. Chiaramente se ci fosse un provvedimento di carattere nazionale sarebbe meglio perché ovviamente non possiamo controllare quelli che arrivano con macchine private, con il treno, con mezzi alternativi”.