TOSCANA – La proposta di una campagna di screening e tamponi nei luoghi della movida per contrastare la ripresa dei contagi da Coronavirus, e una lettera al governo perché preveda norme per controllare e tracciare le persone in arrivo in Italia dai paesi extra Schengen.
Queste le due mosse del governatore Enrico Rossi ieri per contrastare il riaccendersi di focolai che hanno fatto salire a 1,24 l’indice RT in Toscana. Il “lockdown di ritorno” in Catalogna e i più recenti casi in Italia dimostrano, ha spiegato Rossi, una relazione forte tra nuovi focolai, vita notturna ed abbassamento dell’età media dei positivi.
“L’idea – sottolinea Rossi – è quella di lanciare una campagna di screening sierologico e con tamponi molecolari, a campione e su base volontaria, nei luoghi dove la movida ha una maggiore rilevanza”. Inoltre, per contrastare il diffondersi di “casi di importazione”, Rossi ha scritto i ministri di interno Salute perché introducano l’obbligo di autodichiarazione prima dell’imbarco con il recapito per la quarantena, o il controllo per chi arriva in Italia facendo scalo in Paesi di area Schengen.
Misure queste entrambe apprezzate dal virologo Fabrizio Pregliasco, docente alla statale di Milano. “I dati mostrano un abbassamento nell’età media dei contagi, uno screening sui giovani può rivelarsi utile, così come un più rigoroso controllo sugli arrivi extra Schengen”
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