FIRENZE – “Accolgo con piacere l’invito dei tanti firmatari dell’appello a ricordare, valorizzare e far rivivere lo spirito degli Anni ’80 fiorentini e sono disponibile ad un incontro per verificare proposte e progetti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, rispondendo all’appello promosso nei giorni scorsi da un giorni scorsi da un gruppo di intellettuali, giornalisti, attivisti, operatori culturali e artisti fiorentini con l’obiettivo di ‘riscoprire’ gli Anni ’80 del capoluogo toscano.
L’appello lanciato da Betty Barsantini, Bruno Casini, Stefano Fabbri, Andrea Sbandati e Vincenzo Striano e ha già raccolto quasi 200 adesioni tra i protagonisti di allora. Al centro la richiesta di valorizzare un periodo straordinario per la città che, 40 anni fa, fu per un decennio capitale mondiale della new wave italiana, ma anche della cultura giovanile, della moda e del design. In quegli anni, si ricorda nella lettera aperta, nacquero gruppi musicali come i Litfiba, radio libere (Controradio, Centofiori), riviste (Firenze Spettacolo, Westuff), case discografiche, rassegne come il Florence Film Festival, Pitti Trend, Etichette Indipendenti, e nuove professioni legate all’autoproduzione culturale.
Tra le proposte quella di raccogliere e rendere fruibili documentazioni private, dando loro una sede, ad esempio il Museo del Novecento, o programmando iniziative di studio e approfondimento su quel decennio così creativo.
“Come ho avuto modo di affermare più volte – ha continuato il sindaco – per me Firenze è qui e ora, con lo sguardo rivolto al futuro e non amo le azioni squisitamente nostalgiche. Ma qui non si tratta di nostalgia ma di una giusta sottolineatura di ciò che è stato e di ciò che ha rappresentato un periodo così determinante per l’identità della nostra città. Nelle vostre parole sento tutta la passione, la tenacia delle idee, la creatività, la voglia e il gusto di sperimentare il nuovo e di essere consapevoli di scrivere un pezzo della storia”. L’appello è stato accolto anche dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.
“Il sindaco ha colto perfettamente il senso del nostro appello: non si tratta di un’operazione amarcord ma di valorizzare il nostro passato per trasmettere nuovi stimoli ai giovani”, detto ai nostri microfoni Andrea Sbandati, tra i primi firmatari dell’appello.
>> Ascolta l’intervista a ad Andrea Sbandati <<