FIRENZE – Apertura “ufficiale” della campagna elettorale a Firenze per Eugenio Giani, candidato governatore del centrosinistra. Una “Toscana più forte e unita” sarà lo slogan scelto. In vista dell’appuntamento di stasera il presidente del Consiglio regionale in un’intervista a Repubblica rilancia sui temi “di sinistra”: “Metterò l’antifascismo nello statuto regionale, mi sento parte integrante della storia rossa della Toscana.
Tra le idee del programma, un “IRI toscano” per aiutare le imprese messe in crisi dall’emergenza sanitaria ed economica, la ripubblicizzazione dell’acqua, la difesa della sanità pubblica e il potenziamento dei servizi territoriali, una società in house per gestire le superdtrade regionali, un contributo per le coppie che si trasferiscono nei comuni periferici.
E se Giani promette dialogo con cittadini sugli impianti di trattamento dei rifiuti (vedi gassificatore plasmix a Stagno), Giani sulle infrastrutture mantiene la sua linea sviluppista: sì alle 5 opere “commissariabili” in Toscana dal Piano Italia Veloce (Tirrenica, Due Mari, Potremolese, Darsena Europa e ponte di Albiano Magra) ma non solo: ecco che per la FIPILI rilancia uno uno studio di fattibilità sulla terza corsiae su Peretola insiste per la pista parallala, accanto al “parco” e al “metrotreno” Firenze-Prato.
Riguardo alla “gaffe del guinzaglio”, l’infelice battuta verso la concorrente Ceccardi, Giani non arretra: “Era una metafora politica” dice ma promette: “Non la usero più”. Ma su questo torna ad attaccarlo il centro-destra. Giorgia Meloni oggi a Firenze lo cita esplicitamente: “A me pare che sia la Toscana al guinzaglio della sinistra, e noi toglieremo a questa regione il guinzaglio del potere consolidato della sinistra e torneremo a farla correre libera che è quello di cui ha bisogno”. Poi ha punzecchiato ancora sulla scelta di genere: “A sinistra fanno tantissima retorica sulla presenza femminile – ha aggiunto – però poi l’unico presidente donna candidato in queste regionali ce l’ha il centrodestra.