CORTONA (AR) – Dalle immagini del satellite, ai reportage internazionali, per raccontare attraverso le immagini i mesi di emergenza sanitaria da Covid-19. È la decima edizione del festival internazionale di visual narrative Cortona On The Move che porta nella cittadina dell’aretino 21 mostre fotografiche.
Il festival, in programma dall’11 di luglio al 27 settembre con una possibile proroga per ottobre, parte con le mostre e concentrerà eventi, workshop e incontri con i fotografi dal 24 al 27 settembre. Il focus di questa edizione è su The Covid-19 Visual Project, la piattaforma online creata durante l’emergenza per dare vita a un archivio con la memoria storica collettiva. Sarà esposta una selezione dei lavori che sono stati commissionati dal festival per formare l’archivio, insieme a immagini tratte dalle open call e dagli archivi dell’Esa – Agenzia Spaziale Europea.
Tra le mostre ‘Seen from Space’ nata in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea mostra le immagini dei satelliti: l’assenza di vaporetti a Venezia, la riduzione del biossido d’azoto, le flotte di aerei rimasti in parcheggio. Tra le altre esposizioni ‘Covid on scene’ di Alex Majoli che ha attraversato l’Italia dalla Sicilia fino al confine con la Slovenia raccontando il dolore dell’emergenza, ‘Turni di vita o di morte’, di Andrea Frazzetta sugli ospedali del nord Italia diventati la prima linea di una guerra estenuante, ‘Locked in Beauty’ di Paolo Woods e Gabriele Galimberti che mostrano i principali musei d’Italia vuoti e deserti e ‘Next stop’ di Daniele Ratti che mostra gli autogrill italiani come cattedrali nel deserto.
Cortona On The Move non guarda però soltanto all’Italia, ma propone anche reportage fotografici da altri Paesi colpiti dalla pandemia: ‘Lost Capital’ di Simon Norfolk mostra una Londra silenziosa e deserta, ‘Pandemic of Social Inequality’ di Nanna Heitmann è sulla povertà della popolazione russa dopo il lockdown, ‘The Indispensables’ di Daniel Etter è dedicata ai lavoratori essenziali in Germania, ‘La nuova fine del mondo’ di Luján Agusti e Nicolás Deluca che racconta l’arrivo della pandemia nelle terre più incontaminate dell’Argentina e ‘Afuera’ di Luis Cobelo che mostra il lockdown di Barcellona.
>> Ascolta l’intervista ad Antonio Carloni, direttore artistico della manifestazione <<