FIRENZE – Si chiama ‘Sinistra civica ecologista’ una lista a sostegno del candidato governatore della Toscana Eugenio Giani che riunisce tre realtà: Comunità civica Toscana, Articolo Uno e 2020 a sinistra. Tra i temi principali della lista, presentata oggi a Firenze, ci sono la Toscana carbon free, il rafforzamento della sanità pubblica, la riqualificazione dell’offerta culturale e un nuovo patto per il lavoro.
“Nel nome della lista – ha spiegato Giacomo Trentanovi, di Comunità civica Toscana – c’è il senso di tutti i valori che vogliamo rappresentare, pensiamo che all’interno della coalizione ci sia spazio per una realtà di civismo e ambientalista, appoggeremo Giani con autonomia di pensiero”.
Per Simone Bartoli di Articolo uno “il voto alla sinistra” di Tommaso Fattori “è un voto buttato via che non servirà un domani a costruire una politica di governo della Regione, il nostro è un voto utile”. L’obiettivo, ha aggiunto “è essere la seconda lista della coalizione”.
Per Bartoli quella a sostegno di Giani “è un’alleanza competitiva perché è chiaro che all’interno della coalizione ci sono posizioni anche molto diverse, come quella su Peretola. Noi ci rivolgiamo all’elettorato della sinistra classica che riteniamo essere più consistente di quello che guarda al renzismo. “Cercheremo di portare a sinistra il baricentro della coalizione” ha detto a Novaradio Serena Spinelli, consigliera regionale uscente Mdp – Articolo 1.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Serena Spinelli
A dimostrazione delle difficoltà insite nella mantenimento dell’unità nel centrosinistra, la nuova lista per ora deve quello di Sinistra Italiana, la cui coordinatrice Daniela Lastri, di 2020 a Sinistra, si è dimessa dall’incarico ed è passata a “2020 a Sinistra” proprio per la contrarietà del gruppo dirigente di “Sinistra Italiana” a sostenere la coalizione di Eugenio Giani. “Noi – dice Lastri – “Abbiamo fatto una scelta di campo, di stare nel centrosinistra perché per la prima volta nella storia della Toscana c’è il pericolo della destra e per noi la questione democratica è prioritaria”