TOSCANA – “Riduzione del fatturato nel primo semestre 2020 nell’ordine di un quinto nell’industria e di circa un terzo nei servizi privati non finanziari”: è quanto prevede per le imprese toscane la Banca d’Italia, che oggi ha presentato a Firenze il suo rapporto dedicato all’economia regionale della Toscana, sottolineando che le imprese “hanno programmato una notevole revisione al ribasso della spesa per investimenti, già su livelli storicamente contenuti”.
Per Bankitalia “anche tenendo conto delle misure governative di moratoria e di accesso alla Cig, le imprese toscane a rischio di illiquidità nei settori sottoposti a chiusura sarebbero oltre un quinto, prevalentemente concentrate nei servizi commerciali connessi con il turismo. Il ricorso alla garanzia pubblica e il maggiore utilizzo dei margini disponibili sulle linee di credito hanno contribuito e contribuiranno ad attenuare le esigenze di liquidità soprattutto per le unità produttive di minori dimensioni verso cui si sono concentrati gli aiuti”.
“La pandemia ha colpito l’economia della Toscana in una fase già di conclamata debolezza ciclica”, ha spiegato Mario Venturi, direttore della sede di Firenze di Bankitalia, presentando il rapporto, ed evidenziando temi quali “minore produttività del lavoro, minore propensione agli investimenti, minore efficienza”