FIRENZE – Lavoratori della Roberto Cavalli spa di nuovo in assemblea stamani per una riunione decisiva per il loro futuro. Nel corso degli ultimi due giorni, in cui i dipendenti son tornati in sciopero e presidio davanti all’azienda, i contatti con lo studio legale milanese che rappresenta la proprietà di Dubai si sono fatti più intensi e concitati
Di fronte alla decisione irremovibile dell’azienda di voler abbandonare lo stabilimento di Sesto Fiorentino e trasferire l’attività a Mano – scelta che lavoratori sindacati hanno sempre e contestato come illogica e frutto di calcoli speculativi –nelle ultime ore la trattativa si è concentrata sul “piano sociale”, ossia gli incentivi che l’azienda è disposta a concedere a quanti, tra i 170 dipendenti, non intendono trasferirsi a Milano – la stragrande maggioranza, intorno ai 150, secondo i sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl.
A poche ore dalla scadenza (ieri a mezzanotte) del termine dato dall’azienda ai lavoratori di scegliere se rimanere o andare via, i sindacati avevano elaborato una proposta che prevedeva l’erogazione di un numero di mensilità da 7 a 10 più altri incentivi per chi decideva di “lasciare” entro fine mese. N
ella tarda serata di ieri, l’azienda ha però rigettato la proposta, riducendo le mensilità di “buonuscita” del piano sociale e rivendicando il diritto a decidere quando far cessare il rapporto di lavoro, di qui al 30 settembre in nome della “continuità aziendale”. “Ironico che l’azienda dopo aver per mesi perseguito il trasferimento senza preoccuparsi dei lavoratori – osserva Luca Barbetti – si sia accorda giusto ieri dell’importanza della forza lavoro”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Luca Barbetti, Filctem Cgil Firenze
Sta di fatto che adesso ai lavoratori spetta una decisione non facile: accettare le nuove condizioni o far saltare il tavolo di trattativa, con le incognite del caso. Di qui la convocazione per oggi di un’assemblea in cui i lavoratori decideranno del proprio immediato futuro.