TOSCANA – La Regione Toscana, attraverso la propria avvocatura, cita in giudizio One Scarl-Mobit, attuale gestore del Tpl in Toscana, davanti al tribunale di Firenze per risarcimento danni derivanti da abuso di posizione dominante.
Un’azione civile di risarcimento per i costi patiti da Regione Toscana e cittadini toscani per il mancato affidamento del servizio: danni che, a partire dal primo gennaio 2020, scaduto il contratto ponte con gli attuali gestori, sono quantificati in almeno due milioni al mese.
Ad annunciare l’iniziativa il presidente della Toscana Enrico Rossi, sottolineando “che in ogni caso il danno per il ritardo nell’avvio del nuovo servizio è già calcolabile in 34 milioni”.
Per Rossi, l’atteggiamento “ostruzionistico” di One Scarl “a trasferire i beni e il ricorso strumentale alla giustizia amministrativa ha prodotto un costo superiore di almeno 10 milioni all’anno per il 2018 e il 2019, ovvero per il periodo del contratto ponte, rispetto ai costi aggiornati del servizio affidato al nuovo gestore. E ora ogni mese che passa la differenza fra i costi che avremmo dovuto sostenere e quelli che stiamo succedendo ammonta a due milioni. Quindi dal primo gennaio di quest’anno a luglio dobbiamo aggiungere altri 14 milioni. Tutto questo senza che i cittadini possano beneficiare del piano di investimenti previsto dalla nuova gara e senza che siano state attivate le gare relative ai cosiddetti lotti deboli”. L
La valutazione del danno, si spiega, “tiene conto dalla data di seconda aggiudicazione, dopo la valutazione dei Piani economico-finanziari dei due concorrenti. A febbraio 2020, tra l’altro, era previsto il passaggio dal notaio per il trasferimento dei beni. A maggio, poi, gli attuali gestori sono stati ritualmente convocati dalla Regione per il trasferimento e nessuna delle società ha partecipato. La mancata consegna dei beni rappresenta la prosecuzione di una condotta che è già stata rilevata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che proprio nei giorni scorsi ha avviato un procedimento nei confronti degli attuali gestori del servizio”.
“Sarà premura della Regione Toscana – sottolinea Rossi – segnalare ancora all’Antitrust cosa sta succedendo e sollecitarlo per le opportune e necessarie sanzioni”. Riguardo all’esposto annunciato ieri, oggi lo stess