AULLA (MS) – Tre operai che stavano lavorando alla manutenzione di un viadotto dell’autostrada A15 Parma-La Spezia sono precipitati nel fiume Magra da un cestello di una piattaforma detta ‘by bridge’, posto a un’altezza di circa 15 metri. Tutti e tre sono rimasti feriti, di cui uno in modo serio, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
Gli operai erano impegnati in operazioni di consolidamento strutturale al di sotto del viadotto “Isola” sul fiume Magra, quando per cause ancora da chiarire, sono stati sbalzati al di fuori della piattaforma e hanno fatto un volo di circa 5 metri: il più grave è un operaio che è finito sul greto sassoso ed è stato portato in un ospedale di Genova con l’elisoccorso, un altro è finito in acqua dove però il livello è basso: ora è in ospedale a La Spezia. Entrambi hanno riportato fratture agli arti inferiori. Il terzo operaio è invece rimasto incastrato nel cestello e non è caduto: solo qualche graffio e tanto spavento per quest’ultimo, rimasto sospeso nel vuoto e recuperato col verricello dai vigili del fuoco.
“Poteva essere una tragedia, è un miracolo che le conseguenze non siano state peggiori” il commento a caldo a Novaradio del segretario Filca Cisl di Lucca e Massa Carrara, Giacomo Bondielli.
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In attesa di capire le cause dell’incidente – in base a quanto emerge sembra che il camion che sorreggeva il braccio meccanico si sia ribaltato su un fianco – l’attenzione si appunta sulle condizioni di manutenzione e di sicurezza del lavoro. “Vedo troppa baldanzosità nella ripresa del lavoro e delle attività – dice ancora Bondielli – la sicurezza dei lavoratori non può essere mai barattata”.
