FIRENZE – “I ristoranti sono aperti e si va da parrucchiere, bisogna quindi che anche l’università faccia rivivere i propri luoghi”. Lo ha detto il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, illustrando il piano per la ripartenza in sicurezza che l’ateneo fiorentino ha studiato per permettere agli studenti di tornare in aula a settembre
“Molti atenei non riapriranno. Noi non vogliamo diventare un università telematica, pensiamo che l’università sia luogo di incontro e condivisione dove la presenza fisica è fondamentale”, spiega il rettore.
L’obiettivo per il prossimo anno accademico è non soltanto quello di garantire la lezione in presenza, ma anche la fruizione online per andare incontro a chi per vari motivi non potrà venire in università: ogni lezione verrà infatti registrata e pubblicata sulla piattaforma Moodle, “è una questione di diritto allo studio” ribadisce il rettore. Sul potenziamento della dimensione online l’università sta puntando moltissimo, tant’è che ha già assunto 8 nuovi tecnici informatici.
Per quanto riguarda la presenza degli studenti l’Unifi sta procedendo ad una stima delle capienze delle aule con la distanza interpersonale fissata ad un metro. Per ora ne sono state esaminate circa 100, che riusciranno a mantenere tra il 30 e il 40% della capienza reale. L’esame della capienza è attualmente in corso sulla mensa, gli spazi comuni, gli spazi studio, e la biblioteca. “Ovviamente – spiega Dei – per arrivare ad una decisione definitiva su questi spazi dovremo lavorare in sinergia con gli altri soggetti, come i gestori della mensa”.
L’accesso alle lezioni avverrà tramite delle turnazioni: gli studenti saranno divisi per lettera dell’alfabeto, e ogni gruppo seguirà almeno un terzo o un quarto del corso in presenza, mentre il resto a distanza. Si sta pensando anche ad una riorganizzazione degli orari con unità didattiche da 40 minuti, in modo che la lezione completa duri 1h e 20 senza pausa ed equivalga a quindi a quella vecchia da 2 h, che comprendeva due quarto d’ora accademici. Questo servirebbe ad avere più lezioni nella stessa giornata e a gestire meglio la quantità di studenti presenti in università. Ascolta Luigi Dei >>
Durante la presentazione delle iniziative Dei ha parlato anche dell’innalzamento della soglia per l’azzeramento delle tasse, un provvedimento che probabilmente dovrebbe essere incluso nel prossimo decreto: “O il ministro ci da una proroga alla presentazione del manifesto di studi, o il decreto arriva prima”, spiega il rettore, che aggiunge “ribadiamo però che se uno sconto sulle tasse comporterà un mancato gettito per l’università, e bisogna che questo sia compensato dagli aiuti da parte del governo”. Ascolta >>