FIRENZE – Dal 18 maggio le disposizioni del governo prevedono che anche le biblioteche (come i musei e le gallerie d’arte) possano riaprire. A Firenze però quelle comunali non riapriranno tutte: il Comune ha deciso per il momento di farne ripartire solo 5 su 13 e con orario ridotto (Mario Luzi, Oblate, Villa Bandini, BiblioteCaNova Isolotto e Filippo Buonarroti) una soluzione più prudente rispetto a quella dell’ordinanza della Ragione in materia.
Un problema soprattutto per i tanti (circa 100) lavoratori “precari” delle biblioteche, ossia quelli interinali dei servizi bibliotecari esternalizzati dal 2007, che da metà giugno non saranno più coperti da ammortizzatori sociali (il FIS che dura solo 14 settimane) e chiedono a gran voce che le biblioteche riaprano tutte: per garantire la sicurezza del reddito e il diritto ai cittadini a veder ripristinato un servizio molto richiesto. “Il lavoro da fare c’è – dice Giuseppe Cazzato, Cobas – ma la scelta del Comune sembra più dettata da ragioni economiche e di risparmio”.
>>> Ascolta l’intervista a Giuseppe Cazzato, Cobas
Per questo hanno deciso di scendere in piazza per protestare con un flash mob domani, alle 14, in piazza della Signoria, promosso da Cobas e Usb, che invitano tutti i cittadini a partecipare e sostenere la protesta portando con sé un libro.