TOSCANA – “Abbiamo calcolato che in Toscana dovrebbero tornare” da oggi al lavoro con la Fase 2 “200mila persone, però la situazione è tranquilla”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, che avverte: “Ci vorrà massima attenzione, e responsabilità”.
La Regione ieri ha emesso un’ordinanza che ha stabilito che nei luoghi di lavoro – ad eccezione di cantieri e ospedali – e sui mezzi pubblici si debba mantenere la distanza di almeno un metro di distanza, adeguando così la Toscana alla più “permissive” norme nazionali: fino a ieri infatti si prevedeva che la distanza fosse di almeno 1,80 metri.
La decisione di Rossi viene incontro all’invito del governo a limitare le “iniziative” regionali, m anche alle proteste delle imprese che in molti casi sostenevano fosse impossibile il rispetto di quasi due metri di distanza nei luoghi di lavoro.
Proprio in tema di lavoro, Rossi ha rivolto un appelo a governo perché predisponga un un piano complessivo a sostegno delle attività economiche, in particolare quelle rimaste ferme e del turismo. “Si discute molto, ed è giusto, di liquidità da trasferire a famiglie e imprese, ma se non si discute anche di un piano per il lavoro temo davvero che la crisi sociale diventi insostenibile“. “Noi avremo probabilmente in pochi mesi – ha aggiunto – decine di migliaia di persone disoccupate: se non riusciamo a fare un piano per il lavoro non basterà il sussidio, il reddito d’emergenza”.
“Temo – ha aggiunto – che ci sarà un crollo della domanda per tutti i settori, anche per i settori vocati all’export che nella mia regione sono trainanti, e poi anche della domanda interna: pensiamo anche solo al turismo, di cui la mia regione vive soprattutto sulla costa. Quindi c’è il rischio della chiusura: non basterà la liquidità”.