FIRENZE – Tram ogni 4 minuti e 20, autobus con corse “bis” (uno dietro l’altro), controllo sugli accessi e le distanze di sicurezza da rispettare, per un servizio di TPL che avrà mezzi più “vuoti” (fino ad un terzo della capienza attuale) e delle “ore di punta” più ampie e spalmate. incentivi alla mobilità sostenibile – con 22 chilometri nuove piste ciclabili, potenziamento del bike sharing e introduzione del bike sharing elettrico, dello scooter sharing e dei monopattini elettrici – aoltre ad ccordi con il trasporto di pubblico servizio individuale (taci e NCC), e una limitazione al minimo possibile della mobilità privata.
Secondo i calcoli del Comune, da lunedì aumenteranno i passeggeri ma senza tornare ai livelli pre-Coivd, eppure comunque i mezzi a disposizione on saranno sufficienti: fatto 100 il totale dei passeggeri prima dell’emergenza sanitaria, nella fase 2 si calcola che la quota delle persone che si sposteranno sarà 50, a fronte di un’offerta di posti su bus e tram che – per rispettare le distanze di sicurezza – oscillerà tra 2o e 40. “Per coprire lo scarto – spiega l’assessore Stefano Giorgetti stamani a Novaradio – intensificheremo per quanto possibile la frequenza dei convogli, utilizzando il ‘credito chilometrico’ accumulato in questi ultimi 2 mesi di riduzione del servizio, ma occorrerà una ridifinizione dei tempi di ingresso nei luoghi di lavoro: pensiamo a 3 fasce, dalle 8 alle 10, su cui spalmare la mobilità casa-lavoro su cui apriremo un tavolo con le aziende private”.
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Grande parte dovrà giocarla la mobilità leggere a la sharing mobility: ecco che il Comune prevede di completare 12 chilometri di piste ciclabili già previste, più altri 10 chilometri di “ciclabili provvisorie” su strade normalmente dedicate al traffico veicolare, con procedura accelerata (i cantieri però non partiranno prima dell’estate), e far partire in tempi brevi i bandi (già progettati) per portare a 4.000 le bici Mobuke, e aggiungere 600 biciclette a pedalata assistita. In arrivo anche un bando per gli scooter eletrrici e per i monopattini elettrici, che potranno viaggiare anche su sede stradale (in assenza di piste ciclabili).
E per le future tramvie la crisi finanziaria del Covid19 come inciderà? “I piani rimangono quelli – dice Giorgetti – anche se i tempi di realizzazione delle linee cantierabili nel 2019 slitteranno di qualche mese, come per il tratto Libertà-San Marco, anche perché non abbiamo avuto il tempo ancora di sperimentare il tram senza catenaria. Per le prossime il disegno è sempre lo stesso, mail piano finanziario dovrà essere rivisto alla luce della minor bigliettazione attesa (meno passeggeri su ogni convoglio, ndr): rivedremo gli accordi con le ditte costruttrici, magari proponendo un allungamento dei tempi delle convenzioni”.