FIRENZE – Con il ritorno al lavoro di molte persone già da questa settimana, e ancor di più nella “fase 2”, anche il sistema dei trasporti è chiamato a “cambiare pelle” per rispettare le norme di sicurezza ma al tempo stesso garantire la mobilità dei pendolari: e dunque mezzi più vuoti, corse più frequenti, e rimodulazione delle ore di “punta” e di “morbida” per rispondere ai nuovi ritmi di lavoro, che in molti casi prevederanno alternanza su più turni nei luoghi di lavoro.
Istituzioni e aziende di trasporto pubblico – bus, treni e tramvie – sono al lavoro per elaborare un piano per la ripartenza. La grande incognita però è rappresentata dalla questione economica: “Bisognerà capire dove prendere le risorse per aumentare le corse” ammette a Novaradio l’assessore ai trasporti del comune di Firenze Stefano Giorgetti: “Possiamo pensare di rivedere i contratti, ma far viaggiare più mezzi comunque fa aumentare i costi e al momento, se non ci sarà un intervento del governo non abbiamo risorse sufficienti. Parte del soldi che investivamo nei contratti per il tpl venivano dalla tassa di soggiorno che ora è azzerata”.
L’assessore ai microfoni di Novaradio ha fatto anche il punti sulla situazione dei lavori pubblici: l’emergenza Covid19 non ferma le riasfaltature – anzi le strade più sgombre hanno indotto la giunta a varare un piano straordinario in tutta la città – né l’impegno nella realizzazione di nuove piste ciclabili per favorire la mobilità green (e di questi tempi anche più sicura)
Vanno avanti, anche se con qualche rallentamento, i lavori di progettazione delle nuove tramvie: nei prossimi giorni è prevista la Conferenza dei servizi sulla linea 3.2 e sulle modifiche al tracciato. “Sui lavori della variante del centro (Fortezza-piazza San Marco) invece uno slittamento di qualche mese ci sarà – ammette Giorgetti – ma tutto dipenderà da quanto durerà l’emergenza”.
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