TOSCANA – Sono state circa 600 le richieste ieri da parte delle imprese toscane ieri nel primo giorno di apertura dell’iter on line per accedere ai fondi della cassa integrazione in deroga estesa a tutte le imprese coinvolte dalle chiusure previste dall’emergenza Coivd19. Grazie ai chiarimenti della circolare Inps del 28 marzo, ieri la Regione Toscana ha potuto attivare il servizio: subito sono arrivate quasi 230 richieste, mandando in crisi il sistema telematico, che è stato riattivato poco dopo fino a raccogliere le richieste di 600 imprese.
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La cassa in deroga rappresenta un ammortizzatore specifico, ha spiegato l’assessore, attuato in condizioni straordinarie come gli effetti economici indotti dall’emergenza sanitaria in corso. Può essere richiesta dai datori di lavoro privati che non rientrano nella disciplina di altri ammortizzatori sociali quali ad esempio la cassa integrazione ordinaria, il fondo di integrazione salariale o gli altri fondi di solidarietà bilaterali od alternativi. “Per ottenere la cassa in deroga non è previsto nessun requisito dimensionale, quindi possono accedere anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente”, precisa l’assessore Grieco stamani ai microdoni di Novaradio.
La presentazione delle domande di cassa integrazione in deroga per Covid-19 è possibile attraverso la procedura informatica raggiungibile dalla pagina web https://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19.
Per accelerare i tempi dell’erogazione delle risorse la Toscana – ancor prima che venisse firmato un protocollo nazionale – aveva siglato un’intesa con il sistema bancario perché siano i gli istituti di credito stessi ad anticipare le somme della CIG, ai lavoratori dipendenti per conto dello Stato – cosa che dovrebbe portare soldi intasca i cittadini entro al massimo due settimane.
Dalle misure sono finora esclusi i lavoratori domestici (colf e badanti) per cui il governo a breve emanerà un decreto ad hoc. Non “passano” invece dai canali regionali ma dall’Inps il bonus da 600/800 euro per lavoratori autonomi, professionisti e partire IVA.
Ai microfoni di Novaradio, l’assessore Grieco è anche intervenuta per commentare il dibattito in corso sui tempi e modalità della ripartenza del sistema produttivo – tra chi auspica una “riapertura” delle febbriche in tempi brevi per evitare il tracollo economico, e chi invece invita alla prudenza per paura di una recrudescenza del contagio – invitando alla prudenza: “Le 7.000 imprese che in Toscana hanno chiesto la ripresa dell’attività in deroga – dice – sono la testimonianza della vitalità del nostri sistema economico, ma sulle riaperture bisogna agire con buon senso e responsabilità: andrà fatto – dice – con gradualità, con tutte le cautele del caso, non possiamo permetterci di buttare al vento il sacrificio fatto in questo mese di chiusure, ascoltando quel che ci dice la scienza e la medicina: vorrebbe dire ricadere nel baratro dell’epidemia no controllata e la messa in crisi nel nostro sistema sanitario”.