TOSCANA – Entro dieci giorni saranno assunti a tempo indeterminato in Toscana 2mila tra infermieri e operatori socio-sanitari, che entreranno subito in servizio per affrontare l’emergenza coronavirus.
Da ieri, comunica la Regione, la aziende sanitarie e ospedaliero universitarie hanno iniziato a contattare i primi infermieri e oss presenti nelle graduatorie. Pronte anche le graduatorie per l’assunzione a tempo determinato di 670 medici specialisti. “Nello stesso tempo – si afferma in una nota della Regione – Estar ha attivato una serie di selezioni in parallelo per le discipline di cui si teme di aver più bisogno nell’immediato futuro.
Le graduatorie sono già pronte e 200 anestesisti, 300 medici internisti, 150 medici dell’emergenza, 20 infettivologi sono ora disponibili per il previsto rafforzamento di alcune centinaia di unità degli organici medici, e si continuerà nei prossimi giorni ad attivare nuove azioni di reclutamento per tutte le discipline mediche, a partire da pneumologi e microbiologi”.
A chiedere rinforzi, nei giorni scorso quasi tutte le categorie mediche. Di “grave rischio di collasso del sistema dell’emergenza toscano nel pieno dell’epidemia di coronavirus” ha parlato oggi il Sindacato dei medici italiani (Smi) ni una lettera aperta del segretario Nicola Marini indirizzata al presidente della Regione Toscana e all’assessore alla salute. L’allarme è legato alla previsione di una diminuzione di personale di 118 e pronto soccorso, dove adesso lavora circa un terzo dei giovani medici che ad aprile inizieranno il corso di formazione di medicina generale, passando a un impegno lavorativo di sole 24 ore settimanali rispetto alle 38 attuali. Di qui la richiesta del SMI di consentire a questi medici di lavorare a tempo pieno e di frequentare il corso di formazione”.
L’allarme sul sovraccarico lavorativo e le carenze di personale nei pronto soccorso toscani è condiviso anche da Marcello Pastorelli, segretario Simeu Toscana (Società italiana medici di emergenza urgenza), stamani a Novaradio: “Manca personale, sono urgenti nuove assunzioni, se aumentano i contagi in Toscana il rischio di crisi del sistema c’è”
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