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Coronavirus. “Bene stop alla chirurgia non urgente, ma serve più personale” – ASCOLTA

today05/03/2020

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TOSCANA – In attesa del nuovo bollettino quotidiano sulla situzione di contagi e ricoverati, entrano oggi in vigore le nuove misure previste dall’ultima ordinanza della Regione Ospedali blindati con sorta di check point per impedire glia accessi incontrollati ai pronto soccorso – che hanno già in due casi, a Livorno e Pontremoli, hanno portato ala messa in quarantena del personale sanitario dei reparti di emergenza.

Sempre da oggi, stop a tutti gli interventi chirurgici programmati non urgenti – fanno eccezione gran parte dell’oncologia e l’ortopedia ad esempio: allo scopo di decongestionare gli ospedali, e liberare posti nei reparti e soprattutto per le terapie intensive. Secondo le stime della Regione l’attività nelle chirurgie potrebbe ridursi di un quarto. Obiettivo: 100 posti letto liberi nelle terapie intensive: oltre ai circa 30 già disponibili, altri 30 da liberare negli ospedali pubblici in una settimana, e altrettanti nelle strutture private.

“Una misura positiva, anche in previsione di una probabile estensione dei contagi e dell’emergere di casi più gravi – commenta Luigi De Simone, segretario toscano Arooi Emac, l’associazione degli anestesisti-rianimatori  – che permetterà di ridurre anche del 60% gli interventi negli ospedali. Ma quello che serve è anche nuovo personale: solo in Toscana mancano 200 tra anestesisti e rianimatori, e i concorsi indetti non saranno sufficienti a colmare le carenze”

>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Luigi De Simone, Arooi Emac

Scritto da: Redazione Novaradio


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