FIRENZE – Un detenuto italiano di 47 anni si è barricato nella sala colloqui del carcere fiorentino di Solicciano tenendo ‘in ostaggio’ la moglie e i tre figli minorenni che erano a fargli visita. A renderlo noto è il segretario generale del Sappe, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Donato Capece. L’uomo alcuni giorni fa era stato trovato in possesso di un telefono cellulare. La protesta sarebbe scaturita dal divieto di poter consegnare alcuni oggetti ai familiari.
L’uomo, in carcere per traffico di droga, armi, violenza, lesioni e con fine pena nel 2025, si è barricato nella sala colloqui n.4 del penitenziario con la moglie e i tre figli minori. “E’ un episodio inquietante che sembra essere scaturito dal divieto, previsto dal regolamento – dice Capece – di cedere ai familiari alcuni oggetti senza aver preventivamente chiesto l’autorizzazione alla direzione”. Il detenuto avrebbe dato in escandescenze ed ha colpito un ispettore di polizia penitenziaria, barricandosi poi nella sala colloqui e tenendo con sè la moglie e i figli minori che erano arrivati per il colloquio. La polizia penitenziaria sta adesso tentando di convincerlo a desistere, usando cautela anche per la presenza dei ragazzi. Nei giorni scorsi, il detenuto era stato trovato con un telefono cellulare e per questo messo in isolamento in attesa di un trasferimento in altra sede. “Tali situazioni dovrebbero far riflettere la nostra amministrazione circa la vulnerabilità del nostro sistema penitenziario”.