ROMA – La proprietà della Vibac spa si è detta disponibile a ritirare tutte le lettere di licenziamento che il 16 gennaio scorso ha inviato ai 120 addetti dello stabilimento di Vinci. Ad annunciarlo è stato il proprietario della Vibac spa, Pietro Battista, alle organizzazioni sindacali locali e nazionali, al tavolo di trattativa riunito ieri a Roma nella sede del Mise, alla presenza tra gli altri della sottosegretaria Alessia Morani, del sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, del presidente toscano Enrico Rossi e dei governatori di Molise, Basilicata e Abruzzo – dove si trovano altri stabilimenti Vibac.
“Felice” si è detto il presidente regionale Enrico Rossi: “Adesso il Ministero, potrà convocare un tavolo in cui si discuterà delle prospettive senza avere sopra la testa la spada di Damocle dei licenziamenti”.
Esultano i lavoratori, da settimane in presidio permanente: “Una prima vittoria, ora si aprirà una fase di cassa integrazione ordinaria in un discorso che però riguarda tutti gli stabilimenti italiani” ha detto a Novaradio Vladimiro Spinelli della Rsu, che aggiunge: “Il presidio continua finché l’azienda non ci comunicherà come potremo tornare a produrre”
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