LIVORNO – E’ risultato negativo alle analisi sul coronavirus il 60enne livornese che da ieri era ricoverato in isolamento in attesa di accertamenti. L’uomo era rientrato ieri da Shangai accusando sintomi simil influenzali ed era stato subito ricoverato in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale labronico: sarà dimesso in giornata. Il responso è arrivato in mattinata dal laboratorio di virologia di Siena, unico al momento autorizzato in Toscana. Altri analoghi a Firenze e Pisa sono pronti ad entrare in funzione in caso di necessità. Nel frattempo si è insediata anche la task force regionale con i compito di tenere sotto controllo la situazione e coordinare gli interventi.
A Prato, dove il sindaco Biffoni ha chiesto un’attenzione particolare ai flussi di cinesi residenti di rientro da Whenzou e dalla regione dello Zhejiang, si è tenuta una riunione tra Asl e i dirigenti scolastici: si calcola che nei prossimi giorni potrebbero essere almeno 400 le persone da monitorare. Bocciata la proposta avanzata della comunità cinese di affittare una grande struttura – un capannone o un albergo – dove porre in quarantena i rientranti dalla Cina.
Diverse le direttive emanate dalla Asl Toscana Centro: chi arriva da zone a rischio e manifesta sintomi lievi dovranno rivolgersi ai medici di base e restare in «quarantena» volontaria a casa; ogni ospedale dovrà sempre tenere posti letto liberi per i ricoveri d’urgenza.
Intanto già si fanno i conti sui possibili danni economici: solo sul fronte turismo si calcolano un milione e 800 mila di presenze in meno e un calo di fatturato da 780 milioni di euro.