FIRENZE – Firenze ricorda la strage di piazza Dalmazia, quel 13 dicembre 2011 in cui l’estremista di destra Gianluca casseri piombò armato nella piazza dove si teneva il mercato sparando all’indirizzo di alcuni ambulanti senegalesi, uccidendone due – Samb Modou e Diop Mor – e ferendone altri 3.
“In questi 8 anni trascorsi gli episodi xenofobi si sono moltiplicati, alimentati anche dalle parole di alcune forze politiche che diffondono messaggi di odio e intolleranza” denuncia Mamadou Sall a Novaradio. Ultimi episodi, l’uccisione nel 2018 di Idy Diene sul ponte Vespucci, la scoperta del gruppo neofascista eversivo che nel senese progettava di far saltare la moschea di colle valdelsa, o i tweet inneggianti a Hitler del docente universitario Emanuele Castrucci.
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Il Comune di Firenze nei giorni scorsi ha aperto il tavolo per il “patto contro il razzismo” ma per molti è ancora troppo poco. E così anche quest’anno le commemorazioni non sono unitarie: in mattinata la cerimonia in pizza Dalmazia delle istituzioni cittadine e regionali, alla presenza della figlia di una delle vittime. Nel pomeriggio alle 18,30 la manifestazione corteo per le strade del quartiere indetta dai comitati antifascisti, gruppi antagonisti, rete dei collettivi e comunità curda. “Partecipiamo ad entrambe le manifestazione – ha detto Mamadou Sall – a patto che si eviti qualunque atto di violenza. Il razzismo e la xenofobia possono e devono essere sconfitti ma senza usate i loro metodi violenti”