FIRENZE – A 30 anni dalla Caduta del Muro di Berlino, l’Europa di oggi torna a fare i conti con la rinascita di muri, fili spinati, e nuove divisioni. In occasione di quell’anniversario, Massimo Zamboni (per l’occasione al basso), Angela Baraldi (voce) e Cristiano Roversi (piano e ritmiche) fanno tappa a Firenze, giovedì al Teatro Puccini, con Sonata a Kreuzberg, concerto-omaggio a Berlino e al quartiere simbolo della creatività giovanile negli anni ’80.
I pezzi sono quelli dell’omonimo album del 2018: un decalogo musicale che riprende e reinterpreta alcune alcuni pezzi divenuti simbolo di quel periodo – si spazia dai DAF a Lou Reed, dagli Einsturzende Neubauten ai Fehlfarben, e ancora Nico e Ideal, oltre che ai CCP e qualche inedito – che a sua volta è una “traduzione” di “Nessuna voce dentro”, il libro del 2017 in cui Zamboni raccontava la sua esperienza personale e musicale nella Berlino dei primi anni ’80, ma che oggi diventa una riflessione su quel che Berlino, e l’Europa, è diventata.
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