BARBERINO DI MUGELLO (FI) – Dopo le scosse sismiche di stanotte, istituita una ‘zona rossa’ a Barberino di Mugello (Firenze) in corrispondenza del centro storico: è in quest’area si concentrano al momento le verifiche di staticità dei vigili del fuoco.
Barberino è l’abitato che ha risentito di più dello sciame sismico in corso dalla notte: per la gran parte degli edifici i danni sono nulli o comunque molto limitati, ma ci sono edifici più datati, tra cui la chiesa di San Silvestro e il Municipio, che hanno subito seri danni e sono stati dichiarati inagibili.. “Non ci sono feriti ne’ crolli grossi e importanti. Stiamo ricevendo segnalazioni di crepe e cedimenti d’intonaci” ha spiegato il sindaco Giampiero Mongatti: “Sono in corso verifiche su edifici e viabilità – ha detto – la zona rossa sarà definita solo dopo le verifiche.
Danni rilevati anche nelle frazioni di Galliano (Barberino) e S. Agata (San Piero / Scarperia). Le scuole sono rimaste chiuse oggi e lo saranno anche domani in tutto il Mugello, e nel comune pratese di Vernio. Chiuso oggi anche l”outlet di Barberino Mugello “per controlli statici sulla struttura”. Dichiarata l’inagibilitàa cneh della chiese del Bosco ai Fratim dove alcuni calcinacci hanno danneggiato l’altare seicentesco.
Circa 40 abitanti sono in coda nella piazza centrale del paese per segnalare direttamente ai vigili del fuoco l’esigenza di svolgere verifiche alle case. Alcune vie secondarie sono state vietate al traffico per agevolare gli interventi dei pompieri.
Al Centro operativo comunale della Protezione civile sono giunti il governatore toscano Enrico Rossi, il sindaco metropolitano Dario Nardella e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani per una riunione con i sindaci del Mugello. “Nessun ferito” ha confermato il presidente Rossi: “La decisione che è stata presa è di allestire la palestra di Barberino per 70 persone fuori casa e prepararsi ad installare un campo di tende vicino al lago per qualche centinaio di persone”.
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Sul fronte del traffico ferroviario, nonostante la riapertura delle linee – ultime ad essere riattivate la linea Faentina e la Firenze-Pontassieve-Borgo San Lorenzo, intorno alle 11,30 – la situazione rimane critica:pesanti i ritardi accumulati dai convogli a lunga percorrenza: il tabellone alla stazione di Firenze Santa Maria Novella annuncia ritardi fino a 240 minuti per i treni Av e fino a 250 minuti per i regionali.
Rfi precisa che dalle 8,35 la circolazione dell’alta velocità è ripresa sullo snodo di Firenze e che bisogna attendere qualche ora per smaltire i ritardi