MUGELLO – Grande spavento ma nessun ferito stanotte per lo sciame sismico che ha colpito il Mugello. La valutazione dei danni è tutt’ora in corso da parte dei vigili del fuoco, mentre la protezione civile sta organizzando l’assistenza a chi rischia di non poter rientrare nelle proprie case: particolarmente colpito sembra essere stato il centro di Barberino.
Il traffico ferroviario sull’intero nodo fiorentino è rimasto bloccato per alcune ore, e viene progressivamente riattivato a partire dalle 9.00, ma sconta gravi ritardi soprattutto si treni a lunga percorrenza.
Le scossa hanno cominciato a susseguirsi già da ieri sera, ma a far saltare giù dal letto i mugellani è stata quella di 4.5 gradi richter alle 4.37 con epicentro tra Scarperia San Piero a Sieve. Un’altra. meno intensa ma chiaramente avvertita, si è verificata alle 6.05 con epicentro a Barberino. Molte le persone che sono scese in strada nella notte in tutto il Mugello e tante le chiamate ai vigili del fuoco: in tanti hanno dormito all’addiaccio, in macchina, per ripararsi dalla pioggia della notte.
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Subito mobilitato il sistema dei soccorsi, con i vigili del fuoco impegnati nel rispondere alle chiamate più urgenti: nessuna persona per fortuna risulta ferita, ma con il passare delle ora emergono i danni: quelli maggiori si segnalano nel centro di Barberino di Mugello, con lesioni evidenti alla chiesa parrocchiale di San Silvestro e al municipio, che stato dichiarato inagibile.
Chiuse oggi le scuole in tutto il Mugello, da Barberino a Vicchio, e anche nel comune pratese di Vernio.
Ad ora, ha riferito il sindaco metropolitano Dario Nardella a termine del vertice alla sala operativa della protezione civile, ci sono 70 persone fuori casa ma il numero potrebbe aumentare. “Stiamo coordinandoci con i Comuni e le strutture ricettive – ha detto a Noavaradio il consigliere metropolitano delegato alla protezione civile Massimo Fratini – per dare accoglienza alle persone che per le prossime ore avranno bisogno”
Per verificare lo stato delle linee ferroviarie, l’intero nodo ferroviario fiorentino è stato bloccato, alta velocità compresa: tutte le linee, AV e regionali, son state progressivamente riaperte a partire dalle 9.00 (ultima la Faentina) ma molti ritardi accumulati: per alcuni treni ad alta velocità o a lunga percorrenza superano ampiamente le 2 ore.
Nelle zone colpite dal sisma è atteso l’arrivo del presidente regionale Enrico Rossi, con l’assessore alla protezione civile