FIRENZE – Di verse pugnalate in pieno torace, sferrate con un coltello da cucina, davanti a numerosi testimoni. La vittima, asciata esangue sul selciato, davanti ad un pub di via Faenza. Il presunto omicida, individuato e sottoposto a fermo in brevissimo tempo. E poche ore dopo, durante l’interrogatorio, le prime ammissioni di responsabilità.
E’ la breve cronaca dell’omicidio avvenuto nella notte a Firenze, in via Faenza, poco distante da un pub. A rimanere ucciso Gzonit Kelmendi, kosovaro di 33 anni, al termina di una lite per futili motivi. In base alle indicazione dei presenti al fatto, per lo più abituali frequentatori del pub, i Carabinieri traggono in arresto un Nader Ben Khalifa, 39 anni, di nazionalità tunisina, già noto alle forze dell’ordine.
Nel corso dell’interrogatorio, il fermato avrebbe raccontato di aver sferrato le coltellate fatali per paura di essere a sua volta accoltellato. Secondo quanto emerso il nordafricano si trovava nel pub di via Faenza, quando verso le 2 sarebbe entrato nel locale il kosovaro: tra i due sarebbe iniziata una lite, sembra per futili motivi, sedata in un primo tempo da amici e dai camerieri.
Poi però Khalifa sarebbe uscito dal locale e sarebbe andato nella stanza del b&b dove alloggia. Qui avrebbe preso un coltello da cucina a lama seghettata e a punta e tenendolo nascosto sarebbe tornato al pub ricominciando la lite col 33enne fino a ucciderlo fuori.