TOSCANA – E’ già palpabile la tensione tra Pd e Italia Viva, nel giorno in cui è atteso il debutto formale del nuovo gruppo in Consiglio regionale della Toscana, formato dai consiglieri Titta Meucci e Stefano Scaramelli, cui si aggiunge in giunta regionale l’assessore Stefania Saccardi.
A contribuire alle fibrillazioni, non solo l’aggiunta di un nuovo soggetto nella coalizione di maggioranza, ma anche che ora Italia Viva si trova a controllare due ruoli chiave nella filiera della sanità: l’assessorato alla salute e welfare con Saccardi, e la presidenza della commissione con Scaramelli.
“Una coincidenza” ha commentato lo stesso Scaramelli ieri ai nostri microfoni, parlando di continuità del programma fin qui seguito – in primis la riduzione delle liste di attesa. La questione di un non semplice “riequilibrio” a pochi mesi dal voto però c’è, e non sfugge al capogruppo regionale del Pd Leonardo Marras: “C’è la necessità di una maggiore collegialità e di un confronto sistematico, e rivendicare come Pd l’iniziativa politica in sanità che no può andare a rimorchio di altri” ha detto stamani a Novaradio. Senza arrivare a parlare di dimissioni dalla presidenza della commissione per Scaramelli, va in pressing su Italia Viva alcune questioni di merito irrisolte: dalla legge sul trasporto sanitario, al miglioramento dell’efficienza dei pronto soccorso.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Leonardo Marras
Intanto vanno avanti le consultazioni in vista delle elezioni regionali, ma neppure l’incontro della commissione con il governatore Enrico Rossi, il sindaco Dario Nardella e il presidente Anci Matteo Biffoni ha sciolto il nodo del candidato governatore: secondo le cronache il nome di Eugenio Giani incontrerebbe il favore di Nardela e Biffoni9, ma non di Rossi, che assieme alla componente orlandiana vorrebbe una candidata donna. “Il raconto di un Pd spaccato non corrisponde alla realtà” spiega Marras, che della commissione fa parte: “C’è una discussione aperta, cosa che no avviene altrove, dove i candidati vengono scelti a tavolino dai leader nazionali. Noi ci siamo dai dei tempi, e come concordato a metà dicembre definiremo coalizione, programma e candidato”.