FIRENZE – Tutto pronto per “Italia 2029” l’edizione n.10 della kermesse renziana alla Stazione Leopolda di Firenze, la prima dopo l’addio di Matteo Renzi al Pd e quella che segnerà il battesimo di Italia Viva, di cui sarà presentato il simbolo più votato tra i 3 sottoposti ad un sondaggio web tra i simpatizzanti e lanciato il programma politico.
“Sarà una Leopolda che assomiglierà molto a quelle delle origini. Una Leopolda di sfida” annuncia oggi Renzi in un’intervista al QN, mentre stamani su FB ha svelato il programma della manifestazione: apertura dei cancelli alle 18, poi alle 21 apertura dei lavori, e subito la presentazione di “una sorta di business plan per l’Italia, fatto di crescita e sostenibilità, raccontando quali saranno le nostre sfide dei prossimi anni”.
Domani, dalle 15,30 del pomeriggio la presentazione del simbolo, dell’atto costitutivo, la carta dei principi, l’apertura formale delle iscrizioni a Italia Viva, quindi parlamentari e Millennials simbolicamente pianteranno il primo albero.
Ad accogliere la manifestazione, perfino la comparsa di un murale a firma Tvboy, che raffigura una caricatura di Renzi a fianco una lapide con la scritta ‘Italia Morta Vivente’.
Intanto continua a tenere banco la partecipazione o meno di esponenti Pd: tra coloro che si saranno, il sindaco Dario Nardella, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, la segretaria dem toscana Simona Bonafé. Altri renziani della prima ora invece non ci saranno: tra coloro che hanno deciso di no partecipare, pur senza voler criticare chi deciderà di farlo, ci sono Luca Lotti, il capogruppo Pd in senato Andrea Marcucci. Più netto il governatore toscano Enrico Rossi, che aveva invitato i dirigenti Pd a “disertare” l’appuntamento.