TOSCANA – Nessun esponente del Pd toscano nel governo Conte bis: con le nomine di viceministri e sottosegretari stamani la nostra regione rimane a quota zero. Delusi i molti di cui in questi giorni erano circolati i nomi – dagli assessori regionali Ceccarelli e Saccardi ai renziani Antonello Giacomelli e Dario Parrini, dalla zingarettiana Rosa Maria Di Giorgi al gentiloniano Federico Gelli. Allo stesso modo anche il M5s toscano rimane a secco – i rumors avevano rilanciato l’ipotesi di un posto al governo per Filippo Nogarin.
Dura la reazione del sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Se questa esautorazione è una vendetta contro la vecchia maggioranza del partito o contro Renzi – afferma – lo si dica con chiarezza altrimenti sia dia una spiegazione seria e politica di questa decisione. Ho sostenuto questo progetto di governo e continuerò a farlo ma mentirei se dicessi che non sono profondamente deluso e costernato”.
Al di là dello smacco politico per la giunta regionale – la cui richiesta di posti per i toscani è caduta nel vuoto – per il Pd questo complica la partita per le regionali 2020: tutti i candidabili rimangono in potenzialmente in campo, in clima sempre più surriscaldato: la mossa degli zingarettiani, che hanno chiesto alla segretaria Bonafé di lavorare ad una candidatura unitaria e frenare così la corsa alla candidatura di Eugenio Giani sostenuto da Renzi, è caduta nel vuoto, senza che il fronte che si riconosce nell’attuale segretario nazionale sia riuscito a proporre un suo nome.
Anche sulle strategie le distanze sono abissali: se uno zingarettiano come Ceccarelli apre alla possibilità di intesa Pd-M5s per le regionali, un un netto “no” arriva dalla renzianissima Maria Elena Boschi.