FIRENZE – “Non ci fermeremo, perché no è solo una questione ambientale, ma anche di rispetto delle regole”.
Non sono disposti a nessun passo indietro i cittadini, i residenti e gli attivisti dell’Associazione piazza della Vittoria che ieri hanno impedito, legandosi agli alberi e sdraiandosi sul selciato, il taglio dei primi 6 pini che il Comune vuole abbattere. Per una quindicina di loro sono in arrivo le denunce per interruzione di pubblico servizio.
Secondo Palazzo Vecchio le piante hanno una “forte propensione al cedimento” (classe D) e devono essere rimossi. “Non è vero, nel marzo 2018 le piante erano classificate dal Comune in classe B, perfettamente sane, poi solo 3 mesi dopo una perizia ordinata da una società provata legata ad un vivaio le bolla come a rischio” attacca Vincenzo Ramalli dell’Associazione Piazza Vittoria.
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Nei prossimi mesi, secondo il piano dell’amministrazione comunale tutti e 42 i pini dovranno essere abbattuti, per far spazio ad una nuova area verde che prevede però 68 piante. Una prospettiva che gli attivisti dell’Associazione è come fumo negli occhi, e per questo hanno cercato un’interlocuzione con il Comune. “L’assessore all’ambiente precedente non ci ha mai considerato” spiega ramalli. “La nuova assessora Cecilia del Re almeno ci ha ricevuti: abbiamo fatto contestazioni puntuali, ma i tecnici comunali non hanno voluto rispondere. In queste condizioni siamo stati costretti a questa protesta clamorosa, ma siamo pronti al dialogo se da Comune si vorrà tornare a discutere”.