FIRENZE – La formazione di condensa, nel tempo, in corrispondenza di un tubo di scolo dell’acqua piovana avrebbe causato la corrosione della struttura di sostegno del controsoffitto della pensilina della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze, portando al crollo di parte del rivestimento nella notte fra il 24 e il 25 luglio.
E’ la spiegazione data dai tecnici di Grandi Stazioni Rail oggi al vicesindaco Cristina Giachi, in un incontro a cui ha preso parte anche l’ad della società Silvio Gizzi. “Ora stanno verificando – ha spiegato Giachi – se ci sono altre zone del controsoffitto che presentino eguale potenzialità. Non ci sono infiltrazioni dalla guaina, da sopra: loro le hanno escluse, e quello ci hanno fatto vedere come descrizione tecnica del manufatto sembrerebbe dar loro ragione”.
Giachi ha evidenziato che questa “potrebbe essere una fragilità strutturale di lunghissimo periodo, e quindi abbiamo chiesto di verificare che non ci siano altrove, nella stazione, condizioni dei manufatti simili a queste. Loro lo escludono, comunque verificheranno tutta quella parte”.
I tecnici di Grandi Stazioni Rail, ha aggiunto Giachi “ci daranno un primo report tra una settimana, dieci giorni” per l’intervento di ripristino del rivestimento della pensilina della stazione di Santa Maria Novella, mentre “a fine mese avremo invece il quadro chiaro degli interventi, della tempistica del cantiere”.